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Immagine del redattoreFederica Avetta

Da sempre la mia Vita

Aggiornamento: 14 gen

Conosco Alfredo Fallati dai tempi della scuola media. Mi stupiva, allora, la sua determinazione nell’affermare, a chi gli poneva la domanda: “voglio portare avanti il lavoro di mio papà, agricoltura, campagna, allevamento”.

E’ così che Alfredo ha fatto del suo desiderio una ragione di vita per se e la sua numerosa famiglia.

Alfredo è il punto di riferimento dell’Azienda Agricola L’Agrifoglio di BolzanoNovarese, dove si producono formaggi e latticini in genere.



25 ettari di terreno coltivato a foraggio da taglio (“non abbiamo sufficiente terreno per adibirlo a pascolo”) a basso impatto ambientale.

Cosa intendi per “metodo a basso impatto ambientale”?

“Il terreno che era stato preso in affitto dai miei genitori quando si sono trasferiti qua a Bolzano provenienti dalla Valtellina, ora l’ho acquistato.

Il foraggio per le mie bestie è da me prodotto nei miei terreni che non vengono trattati con sostanze chimiche. Io credo fermamente nella teoria che ‘quello che produci ti ritorna’, ovvero, se non fai uso di sostanze chimiche, quello che ottieni è naturale. Attuo una sorta di economia circolare col recupero stretto del concime prodotto dalle bestie. Per questo potrei richiedere la certificazione BIO, che di fatto ho avuto per qualche tempo, ma non sono avvezzo alla burocrazia.

L’alimentazione del mio bestiame è perciò quasi interamente col mio foraggio. Acquisto solo alcuni concentrati, mais e farina di soia (OGM free). Pertanto utilizzo prodotti italiani ed Europei, tutto ciò che arriva dagli USA è OGM. Faccio poco uso di antibiotici che vengono spesso usati erroneamente come ‘Prevenzione’ quando invece devono essere usati solo in casi eccezionali e necessari per la cura dell’animale.”



Che razze di vacca allevi?

“Ho 45 bestie di 3 razze diverse: 

  1. Frisona italiana – Pezzata bianca e nera, producono molto latte e sono le più grosse;

  2.   Pezzata Rossa italiana (chiamata anche Duplice Attitudine perchè buona da latte ma anche da  carne) –  producono meno latte della Frisona ma ha maggiore caseina ed è quindi molto adatto alla    trasformazione;

  3.    Razza Jersey – più piccola di stazza, il suo latte ha una resa maggiore ed è molto adatto per fare    yogurt.

Vivono tutte insieme pacificamente, dopo aver fissato una forte scala gerarchica.

Con 45 vacche, io sono un allevatore medio piccolo. Non guardo e non mi interessa, il numero di animali, quello a cui miro è la ricerca e l’ottenimento del ‘Valore Aggiunto’ sulla produzione del latte. Il mio guadagno è proprio su questo ‘Valore Aggiunto’ dalla trasformazione del latte in prodotti caseari e dalla loro vendita diretta, concentrando tutto in azienda.

Il costo medio di 1lt di latte è Euro 0,41, ma il prezzo di mercato è di Euro 0,36.

Vengono stanziati dei contributi dalla Comunità Europea a fronte di condizioni dettate per il controllo sanitario e della gestione anagrafica degli animali (documenti di nascita, crescita etc)”.



Le tue mucche sono solo allevate per il latte o le macelli?

“No, no solo per il latte. A fine turno vitale, le mucche hanno una vita media di 7-10 anni, vengono consegnate per la macellazione, ma non lo faccio io, non vendo carne, solo prodotti caseari ottenuti con la trasformazione del latte con l’utilizzo del ‘caglio animale’. Uso anche i ‘fermenti lattici’, ad esempio per gli yogurt, perchè aggiungendoli, aumentano il formarsi di batteri utili”



Allevi altri animali?

“Ho galline, per le uova, che vendo, delle caprette e 2 asini, per scopo didattico, vengono tanti bambini accompagnati dai genitori”

La tua famiglia ti ha sempre sostenuto in questa scelta ed i tuoi figli, soprattutto, cosa ne pensano?

“Beh la scelta di dedicarsi a questa attività è stata concorde con mia moglie fin dall’inizio. Ai miei figli non ho mai imposto nulla, i due più grandi mi hanno seguito, gli altri, per ora, stanno ancora studiando.”

Collabori con altre aziende eco sostenibili o Bio?

“Si, io ricerco collaborazione e la promuovo. Collaboro con piccoli produttori di miele e di vino, produttori di ortaggi. Ci accomuna la ‘COSCIENZA BIO’.

I Comuni sono oggi più sensibili ed anche se non danno un aiuto economico, ci riconoscono il lavoro che facciamo nella valorizzazione e cura del territorio in cui operiamo.”

Vedo che hai tanti alberi da frutto



“Sono Meli, ma solo per uso familiare. Sono piante non trattate, quindi non posso fare affidamento su quantità e qualità, le usiamo noi.”

Ricordo che facevi visite guidate con degustazione di formaggi

“Lo faccio ancora, ma solo su prenotazione, bisogna organizzarle bene.”

Il Covid vi ha danneggiato?

“Ero molto preoccupato all’inizio, anche perchè le mucche vanno munte ed accudite, poi mi sono attivato con l’asporto. I clienti ordinavano per telefono e noi, senza farli uscire, portavano loro la spesa a casa. No, non abbiamo avuto grossi danni, abbiamo sempre lavorato.”

Ringrazio Alfredo di avermi fatto conoscere un po’ di più questo suo mondo.

Scendendo il breve sterrato che mi riporta al “mondo che sta fuori”, saluto la Torre di Buccione che pare vegliare su Alfredo e la sua Famiglia e su questo angolo di Piemonte.                              

Azienda Agricola l’Agrifoglio – Regione Monticello – Bolzano Novarese

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