“Il lavoro dello Spazzacamino era il lavoro dei bambini, perché non fossero una bocca in più da sfamare. Per dare ai figli delle famiglie più povere la possibilità di passare l’inverno! I bambini, perché erano loro che riuscivano ad arrampicarsi nella canna fumaria ed arrivare fino al comignolo per urlare SPAZZACAMINO!!!” Gianni Cerri racconta del suo lavoro partendo da lontano e a me piace stare ad ascoltarlo.
“Sono tre le Vallate che hanno dato i natali alla quasi totalità degli Spazzacamini italiani nei primi del 900: la Val Vigezzo, la Val Cannobina e la Valle dell’Orco che qui è poco conosciuta e che da Locana, Noasca e Ceresole Reale sale fino al Parco Nazionale del Gran Paradiso. La tenuta di caccia di Vittorio Emanuele II. Proprio in questa Valle vigeva l’abitudine di mandare i bambini al seguito degli Spazzacamini più anziani che nel periodo invernale scendevano a Torino, Pavia, Milano casa per casa a cercare camini da spazzare! Tutto questo fino alla fine degli anni ’30-40 perché le cose poi sono cominciate a cambiare. I camini diventano stufe, cucine economiche e le canne fumarie si restringono. Non si cucina più con la pentola nel caminetto. Arrivano le prime caldaie, a nafta, a gasolio. Così c’è chi abbandona completamente il settore e chi si trasforma in pulitore di bruciatori e caldaie.”
“In altri stati d’Europa è diverso. Li per diventare Spazzacamino devi seguire una scuola. In Svizzera, Austria, Germania lo spazzacamino è una figura riconosciuta, obbligatoria la sua presenza per l’avvio di un nuovo impianto, assieme al progettista e all’installatore.
In realtà io ho fatto invece il percorso inverso. Sono perito elettronico, ho lavorato anni alla Sant’Andrea, dove costruivo prototipi di caldaie e bruciatori, poi mi sono messo in proprio. Un giorno ero da una cliente a revisionare la caldaia e lei mi ha detto: “Senta visto che è qui, potrebbe pulirmi anche il camino che gli spazzacamini non sono venuti?” – “Gli spazzacamini????” E’ stato l’inizio di un amore che ancora non è finito.
Ho scoperto Santa Maria Maggiore e il Raduno internazionale dello Spazzacamino! Nel 1998 ho partecipato per la prima volta alla sfilata che si tiene ogni anno nella prima domenica di Settembre e alla quale partecipano gli Spazzacamini di tutto il Mondo, 27 nazioni, più di 1300 spazzacamini e 30000 persone ad assistere. Sono 7 i Comuni che si “alleano” per organizzare il tutto. Purtroppo né lo scorso anno né questo si potrà fare una sfilata come da tradizione, peccato perché quest’anno sarebbe stato il 40°”
“Io sono solo per metà spazzacamino, perché seguo anche impianti industriali, bruciatori etc etc. Noto la differenza di chi mi chiama per revisionare la caldaia rispetto al cliente che mi chiama per pulire la canna fumaria. Il camino è già calore, famiglia, amicizia. E ci sono clienti che mi chiedono di arrivare al mattino perché così mi possono invitare a pranzo, gente che mi aspetta da un anno all’altro, con la bottiglia di vino o la torta fatta in casa.
Qui in Italia stiamo crescendo molto piano. Ho un collega in Olanda che ha 80 spazzacamini a libro paga. Loro bruciano legna anche per tenere puliti i boschi, gli viene assegnato un lotto di bosco e loro hanno la legna gratuita e nello stesso tempo tengono in ordine il sottobosco e aiutano la lotta agli incendi.
Ormai sono 25 anni che faccio lo spazzacamino e mi hanno chiamato per qualsiasi cosa, una delle più emozionanti è stato il recupero di un gatto nell’intercapedine tra due case. Era quasi Natale e non sono riuscito a dire di no. E così mi sono calato dalla finestrella del bagno e ho recuperato la gattina. La loro riconoscenza mi ha sopraffatto.”
“E ancora non ti ho raccontato la disperazione degli Spazzacamini europei quando hanno cancellato la sfilata dello scorso anno a Santa Maria Maggiore! Un amico dalla Polonia mi ha chiamato e mi ha detto: <Gianni io vengo lo stesso, porto la statua di San Floriano e vengo>. Dovete sapere che San Floriano (4 maggio) è stato eletto protettore degli spazzacamini dall’Austria. Si racconta che fosse un soldato romano che riuscì a spegnere con un solo secchio d’acqua l’incendio di un bosco…infatti è anche protettore dei Pompieri.
E così quest’amico dalla Polonia si è portato a Santa Maria Maggiore una statua di San Floriano alta un metro!!! Dopo i saluti di rito passa a prenderci il camion dei vigili del fuoco. <salite, salite>, quindi tutti salgono e… indovina chi rimane giù con la statua e si fa 2 km a piedi, San Floriano in spalla?…
Sono una persona che prende il tutto con filosofia e per far le cose per bene mi sono messo anche a cantare: <Viva viva San Floriano, protettore dell’anima mia… va de retro Satan, va de retro Satan… (cit. “ Armata Brancaleone” 1966, Mario Monicelli )>”
“Questa tradizione del raduno nasce a Massino Visconti come un pranzo in amicizia. Nell’1982 il tutto si sposta a Malesco per un raduno Italiano e poi a Santa Maria Maggiore, dove, con il passare degli anni e nelle mani capaci di Anita Hofer (Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Spazzacamini e coordinatrice del Museo dello Spazzacamino di Santa Maria Maggiore) è diventato un Raduno Internazionale famoso anche in Giappone!”
Ma Gianni oltre ad essere uno Spazzacamino ha anche un’altra passione: Fred Buscaglione!
“Anche in questo caso, oltre a raccogliere e collezionare oggetti che lo riguardano, a me piace conoscere la storia e così sono andato a cercare quelli che hanno suonato con lui, gli “Asternovas” e li ho conosciuti tutti, così come la moglie, Fatima Robin’s incontrata a Basilea, dove sono andato a trovarla. Così ho confrontato tutte le cose lette, con il racconto delle persone che con lui hanno vissuto.
E’ stato bellissimo quando Franz Campi ( l’autore della canzone “ banane e lamponi” di Gianni Morandi) mi ha chiesto di correggere quello che poi è diventato un audiolibro su Fred Buscaglione e sapere che nel cofanetto ( cd + dvd) “ Che soggetto quel Fred”, sempre di Franz Campi, si possono vedere gli oggetti della mia collezione e l’intervista che mi è stata fatta.
Nella rivista “Musica Leggera” del 2010 è stata pubblicata l’opera omnia di Fred con la mia collaborazione e tutte le foto dei dischi sono estratte dalla mia collezione. A Torino c’è un giardino a lui dedicato e anche uno dei “ Murazzi” (le sponde del Po), l’altro è dedicato a Gipo Farassino. I suoi oggetti sono sparsi per il mondo. Io, ad esempio ho un suo microfono, la sua penna stilografica, 3 suoi farfallini, una sua giacca…..”
“Non so davvero come sia nata questa passione. Mia madre lo ha conosciuto quando era in Svizzera e forse tutto questo mi ha incuriosito fino a diventare questa “follia”. In macchina da ragazzo ascoltavo solo Buscaglione. Quando mi hanno regalato il libro sulla sua vita (1986) ho scoperto la formidabile bravura di questo Artista, Direttore d’orchestra, suonava 8 strumenti (da semi autodidatta perché ha lasciato il conservatorio dopo soli 3 anni), considerato nel 1951 come miglior violinista Jazz Europeo, era il miglior arrangiatore dei pezzi dell’epoca. Suonava ovunque lo chiamassero.
Ferdinando Buscaglione arrivò al successo solo verso la fine degli anni 50, dopo più di vent’anni di dura gavetta, non gli fu regalato niente, destino volle che il 3 febbraio 1960, proprio al culmine della sua carriera, morì in un incidente stradale, fu dimenticato presto, gli “urlatori” erano alle porte, Adriano Celentano, Mina e stava arrivando il “Rock & Roll” ed Elvis.”
E’ difficile fermare il racconto, ma abbiamo tutti e due altre cose da fare. Magari faremo un’altra puntata. Chi lo sa? Nel frattempo godetevi questa, e se volete saperne di più…. chiedete allo Spazzacamino!
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