La vita tra torte e lotta al “Brutto T1po” -
Nel post precedente abbiamo parlato della parte "dolce" della vita di Paola Macchieraldo.
Tuttavia non è tutta “torte e fiori” la vita della mia amica Paola!
“Si è quasi una vita in parallelo, perché nel 2017, proprio quando mi sentivo pronta per “il grande passo” e avevo finalmente deciso di aprire un laboratorio tutto mio, Chicco, il mio figlio più grande, si è ammalato di Diabete di Tipo1.
Per qualunque famiglia la scoperta di una malattia senza cura che colpisce un figlio è devastante. Però ci sono sempre due strade: o ti accartocci, piangi e ti lamenti della sfortuna che ti è capitata o reagisci. Secondo te cosa ho scelto?
A dire il vero l’idea della raccolta fondi è arrivata dal gesto di alcuni nostri amici, rimasti tutti scioccati dalla malattia di nostro figlio. Nessuno poteva fare nulla, ma la bellezza di queste persone si è palesata nell’unico modo possibile: far sì che il passaggio dall’ospedale a casa, dal “prima della scoperta” al “dopo”, quando nulla più sarebbe stato uguale per Chicco, è stato scandito da una serie di regali che questi amici hanno fatto, perché era l’unico modo che avevano per “alleggerire” la realtà. Per starci vicino. E devo dire che psicologicamente ci ha aiutato moltissimo.
In quel periodo mio marito ha avuto una promozione sul lavoro e voleva festeggiare. Così abbiamo pensato di trasformare la “festa per la promozione” in qualcosa di diverso. Mettendo dei prodotti all’asta, facendo una lotteria e i fondi che sono stati raccolti li abbiamo donati alla ricerca sul Diabete di Tipo1.
Abbiamo quindi conosciuto il Professor Piemonti, Direttore San Raffaele Diabetes Research Institute che ci ha spiegato molte cose. La ricerca sul diabete di Tipo1 ha basi solidissime ed è molto avanti, non manca molto. Stanno già provando una cosa che sta effettivamente funzionando. Abbiamo fondato “Un brutto T1po” (T1 è la sigla del diabete mellito di tipo 1 che si sviluppa in età pediatrica), una campagna di raccolta fondi voluta, sostenuta ed organizzata da un gruppo di persone che credono fortemente nella ricerca scientifica come approccio indispensabile per la cura.
Il primo anno (2017) abbiamo raccolto 35.000€, che per una prima serata che coinvolgeva quasi esclusivamente gli amici, è un risultato pazzesco!!! Con l’ultima edizione, la settima, abbiamo raccolto in totale circa 600.000 euro, che abbiamo donato interamente al progetto Beta is better di Lorenzo Piemonti del San Raffaele (Centro di riferimento diabetologico Italiano).
Ogni anno l’impegno è notevole, nell’ultima edizione all’Excelsior Gallia di Milano con la cucina “Da Vittorio”, abbiamo avuto 300 partecipanti!!! C’è stata l’asta e la lotteria. Ormai i nostri partners sono aziende molto importanti, i premi della lotteria sono notevoli (es. una crociera Costa di una settimana per due persone, voli per New York, weekend in meravigliosi agriturismi ecc), un biglietto della nostra lotteria costa 30 euro che non è poco, ma serve per invogliare alla donazione anche tramite il pensiero di vincere forse un fantastico premio!
Chiamo personalmente i vincitori dei premi della lotteria ed è capitato moltissime volte che i vincitori abbiano rinunciato a ritirare quanto vinto, perché il concetto di beneficenza parte proprio da dentro. Insomma è stato recepito tutto nella maniera corretta. Quello che conta è la ricerca! E la cosa più importante è il bellissimo messaggio che passa: INSIEME si riescono a raggiungere i traguardi più elevati, da sola avrei potuto fare ben poco!!!!
Il 14 novembre è la Giornata Mondiale del Diabete. Tenetevi pronti stiamo già lavorando per una nuova serata! Vi aspettiamo.
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